Mastoplastica Additiva

È cosa buona e giusta che la paziente valuti e comunichi al chirurgo le sue reali aspettative ed intenzioni; a tale scopo una simulazione allo specchio di studio con protesi di volume vario sarà un’eccellente espediente per focalizzare il volume più desiderato. La mastoplastica additiva purtroppo ha rare opportunità di collocare le protesi semplicemente nello spazio sottoghiandolare come si era soliti fare fino a 20 anni fa. La scelta per una Mastoplastica additiva migliore è di ricorrere comunque ad impianto sottomuscolare e secondo tecnica Dual-plane, quanto alla forma della protesi sarà argomento di prove in studio davanti allo specchio; molto più efficace di qualunque altra simulazione. Le forme delle protesi infatti potranno essere tonde o anatomiche, con diamentri variabili in larghezza e proiezione; mentre i materiali a disposizione saranno prevalentemente di due tipi, gel-coesivo di silicone o in gel-coesivo di silicone rivestite di poliuretano. Il rivestimento in poliuretano consente una precoce morbidezza naturale del nuovo seno e riduce molto l’incidenza del rischio capsula. Gli accessi chirugici per introdurre le protesi sono fondamentalmente tre: emiperiareolare, dall’ascella, dal solco sottomammario. La Mastoplastica additiva per accesso ascellare è in genere per volumi di protesi inferiori ai 300gr e comunque di forma circolare. Tutte le suture sono eseguite con punti riassorbibili, mentre i drenaggi qualora necessari vengono rimossi in genere uno o due giorni dopo l’intervento. È intervento eseguibile in anestesia generale come pure in sedazione assistita da anestesia locale può essere eseguito in regime di DH o ricorrere ad una notte di ricovero in clinica. Necessario come per tutte le additive un reggiseno di forgia opportuna da portarsi 24/24h per almeno 1 mese. L’intervento opportunamente gestito non è doloroso e la sola eventuale dolenzia è limitata alle prima 24/30h.